Pasqua 2016

Mara ruzza

 

“Artista a tutto tondo, Mara Ruzza nella installazione “Metamorfosi” indaga il senso della trasformazione, in chiave simbolica e narrativa. Di porcellana sono le crisalidi bianche pietrificate che raccontano di mondi segreti, pensieri incubati come farfalle non ancora schiuse. Azzurre le farfalle raku uscite dal bozzolo la cui vita ha preso forma. L’essere in divenire e poi…la vita.”

 

 

 

 

 

 

 

Audio Omelia 27.03.2016

Pasqua 2016 – Risurrezione del Signore

Letture At 10,34.37-43; Sal 117; Col 3, 1-4; Gv 20, 1-9

Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.

Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.

Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

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