Santità mitizzata

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Anna dopo 70 anni perdona il partigiano Valentino Bortoloso, il “Teppa.
“Teppa” era fra chi comandava i partigiani che, nella notte fra il 6 e il 7 luglio 1945 fecero irruzione nel carcere di Schio per compiere l’eccidio in cui morirono 54 persone, uomini e donne, fra questi anche il padre di Anna il podestà Vescovi.
Nella foto l’abbraccio tra Valentino  e Anna: «Che il nostro gesto sia un monito che è possibile superare le barriere di odio»

 

 

 

 

Audio Omelia 19.02.2017

VII domenica del tempo ordinario

 

Letture Lv 19,1-2.17-18; Sal 102; 1Cor 3,116-23; Mt 5,38-48

Dal Vangelo secondo Matteo

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.

Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

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