Dio genera figli e comunità a sua immagine

Audio Omelia del 02.06.2012

Domenica 3 giugno 2012

Letture:   Dt 4,32-34.39-40; Sal 32; Rm 8,14-17; Mt 28,16-20

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io so­no con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

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One thought to “Dio genera figli e comunità a sua immagine”

  1. 8 giugno 2012

    ‘Dio è Amore’
    Domani, alla veneranda età di 47 anni, farò la Cresima…

    Il sacerdote che mi ha preparato, mi ha posto subito una prima domanda per conoscermi: “Perché non l’hai fatta a suo tempo?”

    Ho risposto un po’ spavalda: “Perché non mi interessava avere l’orologio nuovo in regalo!”.

    Battute a parte, non l’ho fatta quando ero giovane perchè non ne trovavo un senso, perché non mi sembrava necessaria, perché non mi sentivo in grado di confermare niente! Non l’ho fatta per coerenza, per rispetto del Sacramento, per mancanza di certezza nella fede… per gli stessi motivi non mi sono sposata in chiesa, davanti a Dio… Ero felice lo stesso, mi sembrava non mi mancasse niente.

    Oggi sono molto cambiata… o meglio non sono cambiata io, ma la visione che ho della mia vita, il suo senso, la sua radice… La vita mi ha un po’ ‘abbassato la cresta’ e, si sa, si è in grado di ascoltare con ‘orecchi nuovi’ solo quando ciò che sappiamo non basta più in risposta alle nostre domande, quando non abbiamo più armi per difenderci, quando si ha la consapevolezza che “ci deve essere un’altra verità”.

    Quando sentivo gli altri parlare di ‘cammino’, sorridevo disincantata e mi dicevo: “Dove dovranno mai andare tutti quanti?”.

    Il ‘cammino’, in realtà, non è altro che un’opportunità che ci si dà per comprendere un’altra verità; un modo per approfondire la conoscenza; il desiderio di maggiore sapienza; un insieme di piccoli passi che ci avvicinano piano piano ad una visione diversa da quella ‘che si ha in tasca’; una sorta di rivelazione a piccoli sprazzi di luce, a piccole illuminazioni, fino a che si comincia a coglierne un senso nuovo, e ci si ritrova…

    In realtà io sono sempre stata convinta di vivere nella verità, nella coerenza. Si pensa sempre di dire la verità, di essere onesti con se stessi! … e lo si è! Ma lo si è sempre e solo in relazione ai propri limiti.

    Quando la visione si allarga, quando la conoscenza ci mostra altri parametri di valutazione, di discernimento, si acquisisce una nuova maturità, si comprende che il nostro essere veri era relativo e legato al buio che ci circondava. Mia nonna diceva: “Hai le fette di prosciutto negli occhi!” … ecco! In questo modo è difficile vedere.

    Oggi vivo in una verità nuova: sono consapevole di essere, oltre che figlia dei miei genitori, figlia voluta, amata e generata da Dio. Sento che Gli appartengo, che da Lui derivo, che sono un Suo progetto. Perciò ora confido in Lui e da Lui mi sento profondamente amata. È a partire da questa rivelazione, che è nata la mia relazione con Dio, con il Padre.

    Ricordo che la prima volta che mi fu detto da un prete: “Parla con Dio, interrogalo, ascolta ciò che ha da dirti!”, io pensai di lui: “Questo è pazzo!”. …ero così lontana dalla verità!

    Ora ho imparato che la relazione con Dio si ha, c’è, esiste. Va cercata, creata, amata. Ora so che Dio ci parla, ci risponde e che, grazie allo Spirito Santo, ci ama e ci protegge.

    Oggi la Confermazione rappresenta per me un sì, l’adesione alla Sua Parola, il desiderio di inoltrarmi nella ricerca per capire qual è la mia vocazione, quale disegno Egli ha pensato per me.

    Se Dio mi ha voluta, scelta al nulla, questa mia vita ha un senso nuovo!

    In questo cammino sono stata accompagnata, tenuta per mano. Se ciò non fosse stato, mi sarei sentita spaesata, come una bambina in visita ad un paese straniero di cui non conosce il linguaggio, non ne capisce i riti, non ne comprende i valori; mi sarei persa o avrei proceduto a tentoni, come fa un cieco che non viene aiutato.

    Questa guida mi ha voluto molto bene, mi ha aiutata a migliorare la mia vita, mi ha fatto dono della sua conoscenza, della sua sapienza, sapendo mantenere sempre il suo ruolo… e so bene che con me non è cosa facile! A questa persona sarò grata per sempre, per avermi dato l’aiuto, il sostegno, la pazienza, per aver rispettato la mia persona, i miei tempi, la mia libertà, il mio vissuto.

    Spero un giorno di poter essere anch’io di aiuto a chi ‘si cerca’, di poter trasmettere la mia visione, di poter essere testimone di quanto Dio è Amore, di quanta gioia e consolazione dà la fede in Lui.

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