Il Ministero del confessore

Panizzolo

 

 

 

 

 

 

 

 

Audio della riflessione di Mons. Sandro Panizzolo 

Il Ministero del confessore: esperienza pasquale

Giovedì 18 febbraio mons. Sandro Panizzolo, teologo e parroco di Monselice, ha accompagnato i preti e i diaconi ad esplorare il Sacramento della Riconciliazione dal punto di vista del ministero del confessori.

Il tema è quanto mai attuale, nell’Anno Giubilare della Misericordia che stiamo vivendo. Mons. Panizzolo ha condiviso alcune riflessioni di spiritualità ma anche di pastorale che vengono dalla sua conoscenza di teologia e dalla sua esperienza di pastore. Il relatore ha lasciato anche una traccia utile per le assemblee foraneali dei presbiteri che avranno luogo nella settimana seguente, in cui i nostri preti confronteranno le riflessioni maturate con la concretezza della pastorale parrocchiale e interparrocchiale nelle nostre comunità.

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Verso una chiesa del secondo annuncio

padre Gilles Routhier

Audio intervento di padre Gilles Routhier

Il secondo annuncio,
per un cristianesimo desiderabile

 

Laboratorio estivo 2015

Da domenica 28 giugno a domenica 5 luglio 2015, a Santa Cesarea Terme (vicino Otranto), presso la casa diocesana “Oasi Martiri Idruntini”, si è tenuta la settimana nazionale di ascolto e analisi di pratiche pastorali di evangelizzazione degli adulti, nei passaggi fondamentali della loro vita. Dopo l’anno 2014 dedicato al tema del “generare e lasciar partire”, quest’anno le pratiche pastorali ascoltate e analizzate hanno riguardato l’esperienza antropologica della vita adulta come “erranza”.

L’audio proposto contiene l’intervento di p. Gilles Routhier  (teologo) tenuto nel corso del pomeriggio del 4 luglio 2015.

Padre Gilles Routhier è professore di Ecclesiologia e Teologia pratica all’Université Laval (Québec) e all’Institut Catholique di Parigi. Ha conseguito un dottorato in teologia, antropologia religiosa e storia delle religioni alla Sorbona di Parigi. Si occupa in particolare del Concilio Vaticano II, della sua storia, recezione ed ermeneutica, nonché della usa influenza dell’evoluzione del cattolicesimo post-conciliare.

 

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Accompagnare le erranze

Giuseppe Savagnone

Audio dell’intervento del prof. Giuseppe Savagnone 

Il secondo annuncio,
per un cristianesimo desiderabile

 

Laboratorio estivo 2015

 

Da domenica 28 giugno a domenica 5 luglio 2015, a Santa Cesarea Terme (vicino Otranto), presso la casa diocesana “Oasi Martiri Idruntini”, si è tenuta la settimana nazionale di ascolto e analisi di pratiche pastorali di evangelizzazione degli adulti, nei passaggi fondamentali della loro vita. Dopo l’anno 2014 dedicato al tema del “generare e lasciar partire”, quest’anno le pratiche pastorali ascoltate e analizzate hanno riguardato l’esperienza antropologica della vita adulta come “erranza”.

 

Nell’audio proposto è disponibile l’intervento del prof. Giuseppe Savagnone tenuto nel corso della mattinata del 4 luglio 2015.

 

Il prof. Giuseppe Savagnone è docente  di Dottrina sociale della Chiesa presso il dipartimento di Giurisprudenza della Lumsa di Palermo. Altre informazioni sono reperibili nel suo sito: www.savagnone.blogspot.it

 

 

 

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La vita adulta come erranza

Duccio Demetrio

Audio dell’intervento del prof. Duccio Demetrio

 

Il secondo annuncio,
per un cristianesimo desiderabile

 

Laboratorio estivo 2015

Da domenica 28 giugno a domenica 5 luglio 2015, a Santa Cesarea Terme (vicino Otranto), presso la casa diocesana “Oasi Martiri Idruntini”, si è tenuta la settimana nazionale di ascolto e analisi di pratiche pastorali di evangelizzazione degli adulti, nei passaggi fondamentali della loro vita. Dopo l’anno 2014 dedicato al tema del “generare e lasciar partire”, quest’anno le pratiche pastorali ascoltate e analizzate hanno riguardato l’esperienza antropologica della vita adulta come “erranza”.

L’audio proposto è l’intervento del prof. Duccio Demetrio nel corso della mattinata del 1 luglio 2015.

Duccio Demetrio, professore di Filosofia dell’educazione all’Università degli Studi di Milano Bicocca, è anche autore di opere dedicate all’educazione degli adulti, alla pedagogia interculturale, alle teorie e alle pratiche autobiografiche nella formazione. È direttore della rivista Adultità e fondatore, insieme a Saverio Tutino, della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.

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Errare, evocazione artistica

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Caspar David Friedrich - Wanderer in a Sea of Fog

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Marcella Brancaforte

 

 

 

 

 

 

 

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Bill Viola ‘Emergence’

Cliccando sull’immagine è possibile vedere la video installazione

 

 

Audio evocazione artistica – d. Antonio Scattolini e Silvia D’Ambrosio

Il secondo annuncio,
per un cristianesimo desiderabile

 

Laboratorio estivo 2015

 

Da domenica 28 giugno a domenica 5 luglio 2015, a Santa Cesarea Terme (vicino Otranto), presso la casa diocesana “Oasi Martiri Idruntini”, si è tenuta la settimana nazionale di ascolto e analisi di pratiche pastorali di evangelizzazione degli adulti, nei passaggi fondamentali della loro vita. Dopo l’anno 2014 dedicato al tema del “generare e lasciar partire”, quest’anno le pratiche pastorali ascoltate e analizzate hanno riguardato l’esperienza antropologica della vita adulta come “erranza”.

 

Nell’audio proposto è disponibile il commento delle opere qui pubblicate a cura della dott.ssa Silvia D’Ambrosio e Don Antonio Scattolini rispettivamente coordinatrice e responsabile del servizio per la Pastorale dell’Arte – KARIS.

Le stesse opere sono state presentate nel corso della mattinata del 29 giugno 2015 durante il laboratorio estivo 2015.

 

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La parrocchia del secondo annuncio

d Ivo Seghedoni

 

 

 

 

 

 

 

Audio intervento di d. Ivo Seghedoni

Il secondo annuncio,
per un cristianesimo desiderabile

 

Laboratorio estivo 2015

Da domenica 28 giugno a domenica 5 luglio 2015, a Santa Cesarea Terme (vicino Otranto), presso la casa diocesana “Oasi Martiri Idruntini”, si è tenuta la settimana nazionale di ascolto e analisi di pratiche pastorali di evangelizzazione degli adulti, nei passaggi fondamentali della loro vita. Dopo l’anno 2014 dedicato al tema del “generare e lasciar partire”, quest’anno le pratiche pastorali ascoltate e analizzate hanno riguardato l’esperienza antropologica della vita adulta come “erranza”.

L’audio proposto è l’intervento di d. Ivo Seghedoni (Pastoralista) nel corso della mattinata del 29 giugno 2015.

 

 

 

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Gli adulti del secondo annuncio

 

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Audio intervento di apertura di Fr. Enzo Biemmi – Laboratorio estivo 2015

 

Il secondo annuncio,
per un cristianesimo desiderabile

 

Laboratorio estivo 2015

Da domenica 28 giugno a domenica 5 luglio 2015, a Santa Cesarea Terme (vicino Otranto), presso la casa diocesana “Oasi Martiri Idruntini”, si è tenuta la settimana nazionale di ascolto e analisi di pratiche pastorali di evangelizzazione degli adulti, nei passaggi fondamentali della loro vita. Dopo l’anno 2014 dedicato al tema del “generare e lasciar partire”, quest’anno le pratiche pastorali ascoltate e analizzate hanno riguardato l’esperienza antropologica della vita adulta come “erranza“.

L’audio proposto è l’intervento di apertura del laboratorio estivo 2015 di Fr. Enzo Biemmi responsabile del progetto “secondo annuncio”.

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Precedenze

Lavatorio de los pies completo

 

 

L’articolo del sociologo Luca Diotallevi, pubblicata su La Rivista del Clero Italiano del novembre dello scorso anno, mi intriga non poco. Con i dati in suo possesso, enfatizza il fatto che le associazioni ecclesiali dell’AC e dell’Agesci possiedono una quota di iscritti maggiore a tutte le altre formazioni cattoliche, movimenti e associazioni, presenti nella realtà italiana. Evidenzia come una pastorale organica e strutturata non è andata ancora in pensione. Con questo non si vuole stabilire una stupida equazione, dando per scontato che AC e Agesci possiedono il monopolio degli itinerari organici e strutturati. L’analisi di Diotallevi sottolinea piuttosto come organicità e strutturazione siano un criterio fondamentale e strategico, direi prevalente su ciò che è flessibile e sciolto. Parla uno che ama la libertà e l’innovazione. Organicità e strutturazione infatti conferiscono solidità alla proposte pastorali ed innescano dei ‘processi’ (come ama definirli papa Francesco), dei percorsi virtuosi che riescono a modificare/riformare in modo profondo l’azione della chiesa. In altre parole l’ordinario è prevalente sullo straordinario, il cammino sulla sequenza di eventi, la cura per ciò che è sostanziale sull’estemporaneo. Se è coerente la riflessione condotta sin qui, è ai ‘processi’ pastorali che va data precedenza. Tra questi si annoverano certamente, per quanto riguarda la nostra diocesi, la riforma del tessuto della chiesa locale nella forma delle Unità Pastorali, il progetto catechistico ‘Alfabeto della fede’, i percorsi di formazione per animatori di Pastorale Famigliare, lo sforzo del CPAG (Centro di Pastorale Giovanile) per qualificare gli operatori dell’ambito. Essi rientrano nella logica della strutturalità. Tendono ad avviare una pastorale integrata, ad incrementare una cultura della corresponsabilità, a spostare il tiro sugli adulti smettendola di essere puerocentrici, ad impostare un servizio ecclesiale dinamico e missionario. Ora, i nuovi scenari pastorali sottopongono ad uno sforzo di conversione pastorale notevole. Esso domanda studio, discernimento comunitario, coinvolgimento laicale, superamento di logiche autoreferenziali… insomma un sacco di energie. Cosi in molti stanno alzando la manina, invocando ‘alibandus’! Si moltiplicano coloro che danno dei segnali di affaticamento, di logoramento, di burn out o sindrome dello ‘scoppiato’. Si invoca un ritmo rallentato, una ridistribuzione dei carichi, uno spirito di pazienza. Tutto vero e da prendere in considerazione. Tuttavia, c’è come uno strabismo, un ostinarsi a concentrarci sull’esterno, sulla quantità e modalità delle cose da fare. Siamo proprio sicuri che la radice del malessere stia all’esterno, in una gestione operativa da razionalizzare? O non piuttosto vada cercata all’interno, nel proprio cuore, in motivazioni ‘altre’, le quali si inseriscono accanto alla passione del Vangelo bruciando una quantità smisurata di energie. Tra queste: l’invincibile mania di tener tutto sotto controllo, l’accanimento nell’arrivare ovunque, il bisogno di affermare le proprie idee e gusti, l’incapacità di incassare gli insuccessi che ci prostrano e umiliano. Intendo dire che la precedenza è dell’interno sull’esterno, della verità di sé sulla chiarezza organizzativa, dell’ordo del cuore sull’ordo dei progetti. Sono convinto che ciò che sta accadendo alla chiesa che è in Italia, soprattutto del Nord, è una sfida provvidenziale per una quaresima autentica, e per una vera esperienza di misericordia.

Febbraio 2016 Testo pubblicato su Collegamento Pastorale

della Diocesi di Concordia-Pordenone

 

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Burn out degli operatori pastorali

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Audio Amedeo Cencini

 

Amedeo Cencini, sacerdote canossiano, psicologo e psicoterapeuta, è attualmente docente alla Pontificia Università Gregoriana e all’Università Pontificia Salesiana. La sua attenzione come consulente è rivolta soprattutto alla prevenzione, analisi e aiuto delle situazioni di crisi all’interno della Chiesa partendo dai giovani seminaristi fino ai preti anziani. Un formatore autorevole a tutto tondo: psicologo, motivatore e guida spirituale.

In questo incontro Padre Cencini ci aiuta a fare chiarezza sulla Sindrome da Burn out da un punto di vista psicologico e spirituale, dandoci gli strumenti per poterla prevenire, ma anche riconoscerla trasformandola in formidabile occasione di crescita.

 

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Giubilando

 

Anno-giubilare-della-Misericordia-per-non-escludere-nessuno_articleimage‘Giubilando’ è titolo che non dispiacerebbe a Papa Francesco per introdurre l’Anno Santo della Misericordia. Lui ama i gerundi, come misericordiando o altri di sua invenzione. Il gerundio gli piace perché rappresenta la dinamicità di un’azione, dandone l’idea di un cammino in atto. Il Giubileo, già aperto dalle periferie africane, inizierà ufficialmente il prossimo 8 di Dicembre con l’Apertura della Porta Santa in San Pietro. Novità storica assoluta, arriveranno poi le Aperture delle Porte Sante nelle singole Diocesi. Da noi la prima Apertura l’avremo domenica 13 Dicembre alle ore 15.00 presso la Concattedrale di S. Marco, partendo dalla Chiesa del Cristo. Da mesi si è messo al lavoro il Comitato per il Giubileo e il suo braccio operativo, che abbiamo chiamato ‘Gruppo di lavoro per il Giubileo’. Dal discernimento compiuto si è deciso di confezionare dei materiali audiovideo e cartaceo che trovate all’indirizzo http://www.pastoralepn.org

A me il compito di situare brevemente le scelte compiute. Esistono come due principi dentro ai quali intendiamo muoverci pastoralmente. Il primo è di tipo spirituale. Leggendo attentamente Misericordiae Vultus si comprende che riti, pellegrinaggi, liturgie penitenziali più che atti di devozione sono proposti come luogo per esperimentare la tenerezza di Dio ed entrare in un itinerario di conversione, di assimilazione dei gusti di Dio. La sentenza di Pascal ‘I tuoi peccati ti saranno rivelati nel momento stesso in cui ti saranno perdonati’ sintetizza e traduce bene il pensiero di Papa Francesco. Che ne sa della grazia chi non ha sofferto il suo peccato, e che ne sa della conversione chi non avrà goduto della misericordia? L’uomo, non nonostante, ma proprio a partire dalla sua povertà, può ritrovare la sua dignità di figlio e vivere come tale. Il secondo principio avrà allora un carattere pratico, operativo. Ecco il perché di tanta enfasi posta sulle opere di misericordia spirituale e corporale, ovvero sulla solidarietà. Come chiesa diocesana si è stabilito di concentrarci su quattro opere-segno. Eccole: sostegno alla missione diocesana in Mozambico; gemellaggio con una parrocchia della Terra Santa (la Caritas diocesana ci fornirà indicazioni in merito); appoggio alla comunità ‘Oasi’ per il reinserimento degli ex-detenuti; accoglienza dei profughi. E’ una legge teologica e pastorale che la misericordia ricevuta venga condivisa. Forti dell’espressione biblica ‘La carità copre una moltitudine di peccati’ (1Pt4,8), il principio operativo si salda con il principio spirituale, chiudendo idealmente un cerchio virtuoso. Impressionante l’opera artistica di Kiefer, autore tedesco, dal titolo ‘In principio’. Rapprensenta il caos: il cielo è in ebollizione come il mare, la terra appare come una muraglia di acque che stanno per travolgere il piano di sotto, il mare evoca la terra arata. Dall’alto scende una scala. Essa indica l’incarnazione, la discesa del Figlio della Misericordia. Scende e si raggomitola uscendo dall’immagine per sottolineare la decisione irrevocabile di Dio. Un appello per noi ad ‘arrampicarci’, ad attraversare la storia con la sua bellezza e le sue drammatiche contraddizioni per approdare nel cuore del Padre.

Articolo pubblicato sul Settimanale Diocesano ‘Il Popolo’ di Concordia-Pordenone – Novembre 2015

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