Amedeo Cencini: Bournout e vita pastorale

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Dopo la pubblicazione in questo blog dell’ audio intervista a P. Amedeo Cencini sulla sindrome da burnout  e del primo video ricavato dalla stessa vi informo che sul mio canale youtube è possibile vedere il secondo video che completa il percorso.

Il materiale a disposizione è utile per una pausa di riflessione all’interno dei vostri consigli pastorali e non solo.

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clicca sull’icona per visualizzare il video… buona visione!

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Frammenti di bellezza

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Mausoleo di Galla Placidia – Ravenna

Li incontreremo domenica 11 settembre, nel contesto della città di Pordenone.
Li gusteremo negli spazi espositivi cittadini per i quali è in corso un accordo organizzativo, naturalmente presso il museo diocesano, nella Chiesa del Cristo e nella Concattedrale di San Marco. Sono eventi d’arte pittorica e musicale. Prevedono installazioni, visite guidate, laboratori per i più piccoli, incontri con l’autore, audizioni. Il target, i destinatari che voglia- mo raggiungere non sono innanzitutto gli operatori pastorali o solamente i frequentatori abituali di gallerie d’arte, gente dal palato palato fino. Perché un evento come ‘Frammenti di bellezza’? Per il piacere dell’inedito? E’ un esercizio artificiale di creatività, che non risponde a bisogni reali? Esso si pone come una iniziativa di evangelizzazione attraverso il linguaggio del bello, della cultura che affascina, della evocazione. Dio è bello, è il massimo della bellezza. ‘Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo’ (Sal 45). Che c’è di più seducente del Vangelo, di più affascinante della croce, di più attraente del dono di sé? Lo straordinario patrimonio di arte, e di arte sacra in particolare, è un riflesso di tale bellezza, rivela l’esperienza del bello dell’autore, ce ne consente l’accesso con i sensi. La ‘gloria’ di Dio non è altro che il ‘peso’, la consistenza, la forza attrattiva della sua bellezza e misericordia. L’uomo, che esce dalle mani di Dio, porta in sé una nostalgia struggente della sua sorgente, del grembo caldo e bello che lo ha generato. Pochi passaggi, quindi, per richiamare la centralità della ‘via della bellezza’ da percorrere con l’entusiasmo dell’evangelizzatore, cosciente di condividere un dono prezioso: ‘Come sono belli i piedi del messaggero di buone notizie’ (cfr Is 52). Il Card. Martini nel suo progetto pastorale per l’anno 1999-2000, dal titolo: ‘Quale bellezza salverà il mondo?’, sosteneva che per attirare il cuore umano l’approccio razionale-dottrinale, o quello della mera denuncia dei mali e brutture del mondo per innescare una con- versione, non funziona. Ciò che è brutto, la negazione della bellezza, ovvero il male, la corruzione, l’indifferenza, la mediocrità, la violenza ci spingono a cercare la bellezza di Dio. Evidentemente ‘Frammenti di bellezza’ è uno spunto o poco più, una provocazione, per indirizzarci verso uno scenario accattivante e promettente. Sulla scorta di altre diocesi italiane, stiamo iniziando ad offrire occasioni di arte e catechesi, di visite guidate dal sapore spirituale, di utilizzo vero dell’arte nella liturgia, oggi scaduta a decorazione religiosa. Più che un ampliamento dell’offerta pastorale, che suona affaticante e sgradevole, si tratta di introdurre l’arte nella pastorale ordina- ria, per tutte le potenzialità fascinatorie che possiede. Nel Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, scrigno di splendore e di luce, sulla sommità della porta di ingresso è collocata la lunetta musiva del ‘Bel Pastore’ (cfr Gv 10). La posizione non è casuale. Uscendo non si ha la sensazione di abbandonare il luogo, ma di immergersi nel- la luce del Pastore Bello, di avviarsi sulla strada della bellezza. Lui, come giovane imberbe e pieno di vitalità, accarezza le sue pecore quasi damascate. Come non raccontare tanto incanto e commozione?

Don Fabrizio

Articolo pubblicato su ‘Collegamento Pastorale’

della Diocesi di Concordia-Pordenone

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Il tutto abbraccia la parte. Incontro Nazionale Presidenze dell’Azione Cattolica

untitledOltre 650 delegati provenienti dalle diocesi d’Italia, in rappresentanza di un’associazione che attraverso più di trecentomila iscritti è presente in più di 7.000 parrocchie, sono i protagonisti del Convegno delle Presidenze diocesane di Azione Cattolica “Il tutto abbraccia la parte. L’Azione Cattolica nel cammino della Chiesa”, a Roma dal 29 aprile al 1 maggio 2016.

Durante queste giornate, attraverso una serie di mini convegni tematici, l’ascolto di buone prassi ed esperienze concrete, l’AC si interroga sul suo ruolo oggi, nella Chiesa e nel mondo, come parte che si mette a disposizione del tutto approfondendo cinque ambiti in cui l’associazione è chiamata a vivere il suo servizio al prossimo: la scuola, il lavoro, il dialogo interreligioso, il dialogo intergenerazionale, l’ambito sociopolitico.

 

Vi propongo l’audio del contributo di P. Giacomo Costa SJ Direttore della rivista ‘Aggiornamenti sociali’ intervenuto per l’ambito sociopolitico durante i miniconvegni “Le parti per il tutto”.

 

IMG_2776P. Giacomo Costa SJ è nato a Genova nel 1967, dopo la laurea in DAMS-Musica all’università di Bologna, nel 1992 entra nella Compagnia di Gesù.
Oltre agli studi di filosofia e teologia consegue un master in Sociologia politica e morale a Parigi. Dopo un triennio a Palermo, presso l’Istituto di formazione politica «Pedro Arrupe», nel 2005 arriva ad Aggiornamenti Sociali divenendone direttore nel 2010. È anche presidente della Fondazione Culturale San Fedele di Milano e vicepresidente della Fondazione Carlo Maria Martini

 

 

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Ravenna – Pellegrinaggio catechisti UP di Chions

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Siamo rientrati da poche ore dal pellegrinaggio dei catechisti della nostra Unità Pastorale a Ravenna e la mia mente è affollata da immagini, volti, incontri ed emozioni vissute. Provo a fare un po’ d’ordine. Quando ero bambina avevo un piccolo e comunissimo portagioie a cassettini dove all’interno custodivo gelosamente i miei “tesori”. Ravenna è proprio come quel portagioie: ad un primo sguardo appare una cittadina qualunque ma quando apri uno dei cassetti o meglio appena varchi la soglia di uno dei suoi monumenti ti rendi conto che contiene tesori preziosi di rara bellezza non a caso riconosciuti patrimonio dell’Unesco. Non si può non rimanere rapiti dai tanti tasselli colorati e luminosi dei suoi mosaici e si potrebbero passare ore alla ricerca dei dettagli contemplando lo splendore di vere e proprie omelie che ‘parlano’ attraverso disegni e colori. Credo che mi porterò nel cuore a lungo l’immagine del Buon Pastore del mausoleo di Galla Placidia dove Gesù è rappresentato come un giovane Pastore seduto in mezzo alle sue pecore e con la mano destra accarezza il musetto di quella più vicina a Lui. La sua collocazione sopra la porta ha un chiaro significato escatologico: “In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore” (Gv 10,7) e “Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo” (Gv 10,9). La sensazione da credente è quella di fare un’esperienza totalizzante dei sensi. Non perdo una parola di Giovanni, la nostra meravigliosa guida, che come un bimbo mi conduce per mano dentro all’opera. Vi è equilibrio e il mio sguardo è rapito da come tutto parli di vita: la giovane età di Gesù, il giardino rigoglioso, le pecore … Riesco a gustare la dolcezza paterna di quella carezza donata alla pecorella più vicina a Lui. All’interno del piccolo mausoleo siamo in tanti ed è impossibile non sfiorarsi, toccarsi … incontrarsi. Le sei pecore attorno a Gesù guardano al Pastore e noi, tutti con il naso all’insù, stiamo facendo la stessa cosa. Noi siamo il prolungamento di quelle sei pecorelle raffigurate, siamo il resto del gregge in ascolto della Parola del Buon Pastore che con tenerezza conduce per mano lungo il sentiero della vita a volte semplice altre particolarmente difficile. Sta ricominciando a piovere e dalla porta entra il profumo della terra bagnata, respiro a fondo e riempio i polmoni del buon odore della terra umida feconda e generatrice di vita. Mentre esco dal mausoleo mi rendo conto che i miei sensi fisici sono diventati «porte dell’anima» capaci di farmi cogliere una realtà che va oltre lo splendido mosaico che ho sopra la mia testa. Porte capaci di aprire il mio cuore ad una nuova lettura della realtà che mi circonda illuminata dalla luce che s’irradia nel mistero della Pasqua, luce da Cristo verso l’umanità intera.

(Raffaella Rosset)

ITINERARIO DI VITA CRISTIANA …

LA FEDE ANNUNCIATA

Sant’Apollinare in Classe – Audio Commento

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Sant’Apollinare Nuovo – Audio Commento

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CRISTO VERO DIO E VERO UOMO

Battistero Neoniano – Audio Commento

 

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L’EUCARESTIA

Museo Arcivescovile – Audio Commento

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Basilica di San Vitale – Audio Commento

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LA VITA ETERNA

Mausoleo di Galla Placidia – Audio Commento

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Santa Maria Maggiore – Audio Commento

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untitledClicca sull’icona per visualizzare tutte le foto del pellegrinaggio

 

 

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Gli audio commenti ai monumenti e alle opere sono a cura della nostra guida : Giovanni Gardini

Giovanni Gardini ha conseguito il Baccellierato in Teologia e la Licenza in Teologia dell’Evangelizzazione presso lo Studio Teologico Accademico Bolognese. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Ravenna ha conseguito il Baccellierato e la Licenza in Archeologia cristiana presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana a Roma. Ha inoltre conseguito la Laurea Magistrale in Storia, tutela e conservazione delle opere d’arte presso la Facoltà di Beni Culturali di Bologna, sede di Ravenna. Ricopre l’incarico di Consulente per i Beni Culturali della Diocesi di Ravenna-Cervia. E’ giornalista pubblicista e guida turistica per la regione Emilia- Romagna. Maggiori info nel suo sito: https://giovannigardini.wordpress.com/

 

 

 

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GIUBILEO Diocesi Concordia-Pordenone

imageIl vangelo del giorno, ovvero la narrazione della moltiplicazione dei pani nella versione di Giovanni, mi aiuta ad interpretare il percorso sin qui compiuto. Gesù come nuovo Mosè sale sul monte per spezzare il pane della Parola e il pane della Misericordia. Il Giubileo lo abbiamo inteso, con il vescovo Giuseppe Pellegrini, come un ‘salire sul monte’, un convenire ecclesiale, un concentrarci spiritualmente per gustare la dolcezza e la forza della tenerezza divina e condividerla con gli affamati. Suggestive le Aperture delle Porte Sante nella Concattedrale di San Marco in Pordenone e nella Cattedrale di Concordia. A spingere la porta si sono unite, assieme alle mani del vescovo, a Pordenone quelle di un detenuto, di una ‘mamma ferita’ con il suo bambino, di un disabile e una donna anziana; a Concordia quelle di due famiglie. Altre Porte si sono aperte (Madonna del Monte, Madonna di Rosa a San Vito al Tagl., Madonna di Fatima a Portogruaro, Sesto al Reghena, e Valvasone) e si apriranno (Clauzetto, Claut e Bibione). Non sono mancate e non mancheranno liturgie giubilari per ambiti: famiglia, vita consacrata, lavoro, politica, disabilità, marginalità… Moltiplicazione quindi di porte, di mani, e storie per segnalare una abbondanza di misericordia diffusiva ed inclusiva, un accesso possibile al cuore del Padre. Il Comitato preparatorio si è impegnato per dare profondità teologica agli eventi celebrativi. La tentazione sempre in agguato è di scadere nel ritualismo devozionale, privo di anima e resistente ad una reale conversione. Si sono predisposti dei materiali liturgici e pastorali, testi e videointerviste, (tutti consultabili e scaricabili all’indirizzo http://www.pastoralepn.org). Attenta cura si è avuta per la riconciliazione sacramentale. Ad essere onesti, all’insistenza per una ripresa della buona pratica della confessione non si è registrato un cambio di marcia. La ‘soglia di percezione’ del peccato si è notevolmente alzata, con conseguente disaffezione al sacramento. L’uomo occidentale non avverte il bisogno di sentirsi giustificato, e rivendica al contrario il diritto di chiedere a Dio stesso di giustificarsi per tutte le sofferenze e le nefandezze dell’umanità. Certuni temono che l’elargizione di tanta grazia conduca dritti al lassismo o allo ‘sbracamento’ pastorale. La gravità e la velenosità del male non vengono ridotte o misconosciute. Avvicinarsi alla luce del bene metterà nelle condizioni ideali per discernere la tenebra e il peccato, provandone vergogna o repulsione. Alla fine ciò che a Dio preme è la nostra gioia, ed introdurci nella casa della festa. Si avvia così un itinerario di conversione per acquisire i gusti di Dio e per imparare i suoi sentimenti. In altre parole, alla scuola della Misericordia si apprende a fare ciò che è gradito al Signore. Le opere di misericordia sono componente essenziale, e non un corollario trascurabile o una proposta aggiuntiva per i più intraprendenti. La diocesi ha indicato quattro ‘opere segno’: sostegno alla nuova missione diocesana in Mozambico, accoglienza dei profughi, prossimità con i cristiani in Terra Santa, Comunità Oasi per il reinserimento degli ex detenuti. In merito all’appello ad attivarsi per accogliere i rifugiati, ad oggi ne sono ospitati trenta tra parrocchie e strutture diocesane. Nonostante un procedere a rilento, si è innescato un processo virtuoso che sta ‘aprendo porte’. Infine, si è deciso di rinnovare il Fondo di Solidarietà chiedendo ai sacerdoti di privarsi di una loro mensilità per i poveri. Si sono raccolti 50.000 € circa. La cifra andrà distribuita per i più svantaggiati, evitando l’assistenzialismo. Memori del detto ‘non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua desta’, è con un po’ di imbarazzo che riportiamo cifre e annotazioni puntuali. Lungi da noi rispondere piccati a quanti ci accusano di ipocrisia ed immobilismo. Sono segnali di speranza, tracce di risurrezione che appartengono ad una Chiesa ‘povera’, e che tuttavia si esperimenta perdonata e amata.

Don Fabrizio De Toni Vicario per la Pastorale

Pubblicato su Avvenire il 17.04.2016

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Amedeo Cencini: Bournout e vita pastorale

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Di recente è stata pubblicata in questo blog l’audio intervista a P. Amedeo Cencini sulla sindrome da burnout.  Grazie alla sua esperienza di formatore è stato possibile dare un nome e un volto al Bournout che purtroppo colpisce di frequente anche il settore della pastorale.

Padre Cencini ci ha stimolati a considerare la crisi una straordinaria occasione per mettersi in discussione e riportare la nostra attenzione alla motivazione centrale cuore pulsante della nostra identità e del servizio a cui siamo chiamati all’interno della parrocchia. Con il suo aiuto abbiamo compreso che quando siamo in bournout emergono inconsistenze e debolezze che nella normalità resterebbero latenti ed è proprio in questo momento che il vissuto, se trova in noi un discepolo attento a riconoscere un Dio che ama e quindi chiama, si trasforma in straordinaria occasione di crescita.

Cicerone in De  Oratore scriveva ‘historia… magistra vitae’ oggi Padre Cencini insegna che dalle nostre storie, dalle nostre crisi, si impara sempre e per sempre.

Nel canale youtube di don Fabrizio è possibile vedere un primo video ricavato dall’audio intervista pubblicata.

Scritto da Raffaella Rosset

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clicca sull’icona per visualizzare il video… buona visione!

 

 

 

 

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Pellegrinaggio francescano: terzo giorno

untitledDiocesi di Concordia – Pordenone

Assisi. Pellegrinaggio Sacerdoti

31 marzo: Terzo giorno

 

 

Nella mattinata:

S. Maria degli angeli

Visita al santuario di S. Maria degli Angeli

Audio-commento 1 – S. Maria degli Angeli a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

 

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Audio-commento 2 – S. Maria degli Angeli a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

Porziuncola

 

 

Audio-commento 3 –  S. Maria degli Angeli a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

San damiano

 

Visita al santuario di San Damiano

Audio-commento al santuario di San Damiano a cura di Don Chino Biscontin

 

 

San damiano interno

 

 

 

 

 

 

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Visita al santuario di Rivotorto

Audio-commento al santuario di Rivotorto a cura di Don Chino Biscontin

 

 

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Nella pomeriggio:

San rufino

Visita alla Cattedrale di San Rufino

Audio-commento 1 – cattedrale di San Rufino a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

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San rufino battistero

 

Audio-commento 2 – cattedrale di San Rufino a cura di Don Chino Biscontin

Audio-commento 3 – cattedrale di San Rufino a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

 

 

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Visita alla casa natale di San Francesco

Audio-commento casa natale di San Francesco a cura di Don Chino Biscontin

 

 

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basilica di santa chiara

 

Visita alla Basilica di Santa Chiara

Audio-commento Basilica di Santa Chiara a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

piazza del comune

 

 

Visita Piazza del Comune

Audio-commento Piazza del comune a cura di Don Chino Biscontin

 

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basilica inferiore

 

Visita alla Basilica di S. Francesco

Audio-commento 1 – Basilica inferiore a cura di Don Chino Biscontin

 

 

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Audio-commento 2 – Basilica inferiore a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

 

 

 

 

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Audio-commento 3 – Basilica inferiore a cura di Don Chino Biscontin

 

 

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Audio-commento 4 – Basilica di S. Francesco a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

 

 

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Omelia di Don Chino Biscontin

 

 

 

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Pellegrinaggio francescano – Secondo giorno

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Diocesi di Concordia – Pordenone

Assisi. Pellegrinaggio Sacerdoti

30 marzo: Secondo giorno

 

Nella mattinata:

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Visita all’eremo di Greccio e S. Messa

Audio-commento all’eremo di Greccio a cura di Don Chino Biscontin

 

 

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Madonna che allatta il bambino – affresco di scuola giottesca

 

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San Francesco piangente committenza di Jacopa de’ Settesoli Frangipane

 

 

 

 

 

 

 

 

Audio dell’omelia di Don Chino Biscontin

 

Eremo di Fonte Colombo

Visita all’eremo di Fonte Colombo

Audio-commento all’eremo di Fonte Colombo a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

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Cappella della Maddalena

 

 

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Il Tau: la tradizione attribuisce la realizzazione allo stesso San Francesco

 

 

Nel pomeriggio:

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Visita all’eremo di S. Fabiano alla Foresta

Audio-commento all’eremo di S. Fabiano alla Foresta a cura di Don Chino Biscontin

 

 

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Visita all’eremo di Poggio Bustone

Audio-commento all’eremo di Poggio Bustone a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

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