Andrea Riccardi. Periferie: crisi od opportunità per la Chiesa?


 

“Festival Internazionale della Creatività nel Management Pastorale” di seguito l’audio dell’intervento di Andrea Riccardi – Fondatore della comunità di Sant’Egidio.

Ascolta l’audio: “Periferie: crisi od opportunità per la Chiesa?”

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ANDREA RICCARDI. Ha insegnato, come professore ordinario, Storia Contemporanea all’Università di Bari, alla Sapienza e alla Terza Università degli Studi di Roma.

Collabora con numerosi periodici e quotidiani fra cui il Corriere della Sera.

Studioso della Chiesa in età moderna e contemporanea, ma anche del fenomeno religioso nel suo complesso. Tra le sue pubblicazioni: Il secolo del martirio. I cristiani nel Novecento (Mondadori, Milano 2000-2009), Convivere (Laterza, Roma-Bari 2006), Il “Partito romano” (Morcelliana, Brescia 2007), L’inverno più lungo. 1943-44: Pio XII, gli ebrei e i nazisti a Roma, (Laterza Roma-Bari 2008), Giovanni Paolo II. La biografia, (San Paolo, Cinisello Balsamo 2011), La sorpresa di papa Francesco, (Mondadori, Milano 2013), La strage dei cristiani – Mardin, gli armeni e la fine di un mondo (Laterza, Roma-Bari 2015), Periferie. Crisi e novità per la Chiesa (Jaca Book, Milano 2016).

Riccardi è noto anche per essere stato il Fondatore, nel 1968, della Comunità di Sant’Egidio. Sant’Egidio oltre che per l’impegno sociale e i numerosi progetti di sviluppo nel Sud del mondo, è conosciuta per il suo lavoro a favore della pace e del dialogo. In particolare, Riccardi ha avuto un ruolo di mediazione in diversi conflitti e ha contribuito al raggiungimento della pace in alcuni Paesi, tra cui il Mozambico, il Guatemala, la Costa d’Avorio, la Guinea. La rivista “Time” nel 2003 lo ha inserito nell’elenco dei  trentasei “eroi moderni” d’Europa, che si sono distinti per il proprio coraggio professionale e impegno umanitario. Il 21 maggio 2009 è stato insignito del Premio Carlo Magno, che viene attribuito a persone e istituzioni che si sono particolarmente distinte nella promozione di una Europa unita e nella diffusione di una cultura di pace e di dialogo. Si legge nella motivazione:  “Per onorare un esempio straordinario di impegno civile in favore di un’Europa più umana e solidale all’interno e all’esterno delle sue frontiere”.

Il 22 marzo 2015 è stato eletto Presidente della Società Dante Alighieri.

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