Gesù è tentato

05marzo

 

 

 

 

 

Video-Riflessione – Prima domenica di Quaresima 2017

Il Signore Gesù non viene risparmiato ma viene colpito dalla prova, non solo per 40 giorni ma durante tutta la sua vicenda storica.
Il tentatore lo porta nell’angolo sud-est del tempio e in una posizione strapiombante, 100 metri di salto, e viene invitato a buttarsi.

Quindi a compiere un volo e un recupero poi di angeli, straordinario e sensazionale.

L’immagine è evidentemente simbolica e richiama un’attrazione , una tentazione, una pressione interiore a buttarsi nelle braccia del successo, a cercare l’applauso, il potere e l’affermazione di sé: è come una corrente potente, come un fiume in piena che papa Francesco chiama “pensiero mondano”.

Gesù resiste a questa spinta e a quest’urto.

Claudio Lolli, nel 1972, cantava un testo trasgressivo in Vecchia piccola borghesia e se la prendeva con la Chiesa dei benpensanti e ipocriti, esortando a rompere, ad andare controcorrente.

In realtà, se ci pensiamo bene, è il vangelo, ancor prima di Lolli, ad essere anticonformista e alternativo.

Il primo pesce a risalire il fiume della mediocrità e dell’autoreferenzialità è proprio il Signore Gesù: e per prenderlo sul serio e andargli dietro, ci vogliono le pinne della libertà e del coraggio.

Quindi si direbbe che il vangelo è veramente roba per amanti della libertà.

Don Fabrizio De Toni

 

 

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