Rinascimento e sapori in Toscana … estate 2015

 

Poggio alloro veduta su San Gimignano copia

Fine agosto 2015, bagagli pronti da giorni. Con largo anticipo ci presentiamo davanti la Chiesa ansiosi di partire per quella che è ricordata ancora in famiglia come qualcosa di più di una semplice vacanza estiva. Il piazzale si anima di volti noti e meno noti. “Ma, hai dormito?” è la domanda di un amico che mi conosce talmente bene da riuscire a leggere nei miei occhi i segni di una notte insonne in preda ad un mix di emozioni altalenanti fra entusiasmo e ansia. Siamo l’unica coppia con figli e le domande si accavallano: “Ci integreremo nel gruppo?”, “I bambini reggeranno sette giorni dentro e fuori da musei e Chiese?”. Da genitori sappiamo che probabilmente dovremo rinunciare ad alcune tappe per non creare disagio al gruppo trovandoci magari a placare una crisi di pianto da stanchezza nel bel mezzo di una visita guidata. I bambini però ci stupiscono fin da subito con la loro innata curiosità e capacità di sapersi meravigliare partecipando a tutto e riuscendo, attraverso giochi improvvisati e tanta fantasia, a trasfigurare i momenti di noia che, inutile negare, ci sono stati. Ricordo la visita alla Galleria dell’Accademia di Firenze: sono le prime ore del pomeriggio e in piena digestione (ma quanto non è buona la cucina toscana!) ascoltiamo assonati, tutti quanti nessuno escluso, la guida. Davanti alla statua del David di Michelangelo la piccolina di casa è seduta nei miei piedi trasformati in un cuscino improvvisato. Più la guida cerca di coinvolgerla più cresce il mio imbarazzo nel constatare che è attratta più dai sandaletti colorati che dalla bellezza dell’opera davanti ai nostri occhi. Esco chiedendomi quanto poco deve esser rimasto nella sua testolina. La sera stessa, fra una coccola e l’altra, mi lascia senza parole: “Mamma oggi mi è piaciuto il bagno nella vasca dell’albergo e l’uomo con il sasso!”. Ero convinta che non lo avesse nemmeno guardato e invece era riuscita a cogliere l’essenza del David racchiusa in quel sasso che stringe nella mano.

I giorni sono passati velocissimi portandosi via tutte le mie preoccupazioni. Ci siamo integrati al gruppo fin dai primi istanti ed è stato come essere in una grande famiglia dove i bambini erano le mascotte attorniate da zii e nonni che con dolcezza li hanno accolti senza viziarli. Costantemente immersi fra natura e arte in più occasioni mi sono trovata ammutolita davanti alla bellezza di uno scorcio toscano, di un’opera d’arte o di un gesto. Ho cercato di ‘far scorta’ il più possibile di immagini, suoni, gusti e profumi assecondando più volte il mio desiderio di fermarmi per ascoltare: con le orecchie, con gli occhi, con la bocca, con il cuore. Mi sono tornate alla mente le parole del cardinal Martini nella sua ultima lettera pastorale che trovo più che mai attuale: “In questo mondo occidentale, caratterizzato da demotivazioni e stanchezze … che cosa ci può dare un colpo d’ala, un cambiamento di marcia, un orizzonte di gioia e speranza? LA BELLEZZA”. La bellezza che in un’opera d’arte sia esso un quadro o un paesaggio della natura ci fa andare oltre all’esteriorità facendo nascere dentro di noi sorpresa, meraviglia, attrazione, entusiasmo … gloria. Come non ricordare allora le parole di Benedetto XVI: Tutte le grandi opere d’arte sono una epifania di Dio e la prova di Dio è la bellezza.

Credo che indipendentemente dall’età, grandi e piccini, più che un bagno fra natura, sapori e arte toscana abbiamo fatto un bagno nella bellezza in senso ampio compresa la bellezza delle relazioni che ha visto rafforzare i vecchi legami e nascerne di nuovi destinati a crescere e durare nel tempo. Penso che potrei scrivere ancora per delle ore su questa vacanza ma rischierei una bulimia di parole! Meglio allora imparare dai più piccoli e dai loro gesti evangelici come quello di mio figlio che per esprimere la propria gioia l’ultima sera ha chiesto cortesemente ad una persona per lui speciale in questo viaggio di abbassarsi e portarsi alla sua altezza per poterlo abbracciare e sussurragli all’orecchio un ‘semplice grazie’ per questa stupenda vacanza… in fondo questo movimento di abbassarsi e alzarsi ricorda molto Dio che si abbassa e tramite il Figlio parla a tutti noi anche attraverso questi piccoli gesti.

Raffaella Rosset

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Clicca qui per visualizzare il video “Rinascimento e sapori in Toscana … in viaggio con don Fabrizio”

 

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