Missione come… ‘spostamento dei piani’

ferraris samaritana

Apertura anno pastorale

Diocesi di Concordia-Pordenone

‘Comunità che annuncia e testimonia’ è il titolo del progetto pastorale 2014-2015 della chiesa di Concordia-Pordenone. Sarà ripreso come slogan per l’evento dell’apertura diocesana del nuovo anno pastorale. Con il sottotitolo ‘Correre incontro…’ che richiama l’azione missionaria della samaritana, evangelizzata ed evangelizzatrice. Così, domenica 28 settembre, la stupenda e accogliente area festeggiamenti della parrocchia di Porcia si trasformerà nel pomeriggio in una ‘kermesse’ festosa ed impegnata: laboratori per gli operatori pastorali su proposte di nuova evangelizzazione, testimonianze, conferenze, e poi uno spazio stands per associazioni, movimenti e gruppi ecclesiali. Cena frugale e quindi, nel vicino pattinodromo comunale, veglia di preghiera, con un breve intervento teatrale, nella quale sarà consegnata simbolicamente ad ogni comunità parrocchiale l’icona che ritrae il famoso incontro narrato da Giovanni al capitolo 4. Nel quadretto biblico, che ispira l’anno pastorale dell’intera diocesi, Gesù da geniale comunicatore adotta la tecnica che il celebre esperto di media McLuhan avrebbe definito dello ‘spostamento dei piani’. Gesù dall’acqua materiale, di cui anche lui effettivamente aveva sete, sposta l’attenzione sulla sete interiore e profonda della donna. Una sete che poteva lasciar posto ad una sorgente vivace. Non solo. C’è uno spostamento spirituale, o meglio dall’io della donna, tutta concentrata sul bisogno di attingere, al Tu di Gesù. E’ Lui l’acqua viva, è Lui il pozzo vero. Siamo in tutt’altra prospettiva rispetto alla partenza. E non basta. Si rintraccia un terzo spostamento, che ne innescherà di altri, di successivi. E’ lo ‘spostamento ecclesiale’, ovvero la missione della chiesa, con il suo permanente essere ‘in uscita’. In effetti la samaritana venuta nell’ora più calda del giorno, in perfetta solitudine, per sfuggire a sguardi indiscreti, ora va ‘decisamente’ in città. E’ trasformata in missionaria gioiosa ed intraprendente. L’apertura diocesana intende essere uno degli step di una serie. Papa Francesco con Evangelii Gaudium ci orienta e ci incoraggia in una direzione ‘estroversa’. Lungi da noi la tentazione di esibire le forze migliori, quasi per vincere una paura nascosta. Desideriamo, come per la samaritana, uno ‘spostamento dei piani’. Ovvero passare da una impostazione pastorale tentata dalla stanchezza e dalla ripetitività, ad una visione gioiosa e dinamica. Meno preoccupata di sé, della conservazione dell’esistente, dei numeri… e più interessata a condividere l’acqua della misericordia, l’unica che rallegra il cuore. Per farlo abbisognamo di coalizzarci, di ‘andare in città’, di smuovere le ‘periferie’, di sdoganare le energie del laicato, di immaginare con creatività, di condividere competenze e risorse. Le brocche piene, le brocche interiori, sono fatte per stare generosamente sulla tavola degli uomini e delle donne di oggi.
Ringraziamo la commissione preparatoria, i direttori degli uffici diocesani, le associazioni, i movimenti, i gruppi ecclesiali e la fantastica comunità purliliese che con i suoi volontari generosi e competenti ci consente di allestire l’impegnativo evento.
A presto!

Don Fabrizio De Toni
Vicario per la pastorale

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