Appunti entrata a parroco di Villotta-Basedo

Entrata a Parroco

Don Fabrizio

A Villotta di Chions   29 Settembre 2012

 

Appunti per l’Omelia

 

  1. Vediamo di ruotare attorno alla Parola. Facciamo un paio di annotazioni ‘pastorali’. Così è possibile condividere che cosa frulla nella mia testa e nel mio cuore.
  2. Prendiamo le letture bibliche nel loro complesso. Individuiamo una parte construens, costruttiva e propositiva. L’altra destruens, demolitiva, purificatrice. Vanno combinate insieme.
  3. CONSTRUENS. Apprendiamo dal Libro dei Numeri un fatto carismatico-profetico. Dio toglie una porzione dello spirito di Mosè per distribuirlo sui 70 anziani-responsabili. Un paio di loro non sono nella tenda delle liturgie. Profetizzano nell’accampamento. Parte un intervento disciplinare per fermarli. Mosè non acconsente. Si evince qui una scelta ‘pastorale’ aperta, flessibile, non rigida, inclusiva. Anche nel Vangelo di Marco viene registrato un fatto carismatico-taumaturgico all’esterno del gruppo dei discepoli. Si innesca un intervento disciplinare per bloccarlo. Gesù non acconsente. ‘Chi non è contro di noi è per noi’. Gesù non si chiude rigido. Emerge una scelta ‘pastorale’ aperta, in dialogo, tollerante, collaborativa. Si direbbe che i testi evocano le scelte pastorali della nostra Chiesa locale relative al presente e al futuro. Siamo così chiamati a superare i recinti, le rigidità, a metterci in rete, a condividere risorse e carismi. E’ chiaro che le identità, i ‘campanili’, le diverse tradizioni vanno mantenute e amate, ma in un respiro largo, non autoreferenziale, fiducioso, facendole procedere a braccetto… Tale visione pastorale è nata per me attorno ai 31/32 anni. Iniziando a liberarmi dalle mie infatuazioni narcisiste, ad essere innamorato solamente di me e delle mie cose mi sono accorto della bellezza di ciò che andavo incontrando e che non era frutto delle mie mani. Quando si supera una sorta di iperconcentrazione su di sé, si avvia un sistema di integrazione, di inclusione.
  4. DESTRUENS. Occorrono evidentemente anche dei tagli e delle rinunce, gettando in mare la zavorra che ci rende impacciati e contraddittori. ‘La mano, il piede, l’occhio che scandalizzano vanno… tagliati’. Sarà necessario per esempio sbarazzarci dalla smania pagana di essere autosufficienti, dal bisogno di correre in splendida solitudine, dall’idolatria del ‘Chi fa per sé fa per tre’.
  5. Con onestà dichiaro che sarò prete a part-time, ma che non intende cadere nella tentazione miserabile di amare a part-time. L’intenzione piuttosto è di condividere, povero tra poveri, un pezzo di strada e il sogno di Dio.
  6. Ringrazio i confratelli. Don Basilio, don Aldo, don Luigi, il diacono Corrado… La comunità di Prata, gli amici… Il Sindaco, e autorità, le forze del territorio. In coda, ma in realtà in testa, la comunità di Villotta-Basedo. Mi hanno assicurato che il suo DNA è sano e promettente. Son grato dell’accoglienza e tenerezza già sperimentate. Un pensiero particolarissimo ai malati, ai soli, i piccoli… agli infragiliti.

 

 

 

 

 

 

 

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